LA VECCHIAIA:
E' POSSIBILE NON INVECCHIARE MAI?
"La giovinezza è felice perchè ha la capacità di
vedere la bellezza.
Chiunque sia in grado di mantenere la capacità di
vedere la bellezza non diventerà mai vecchio."
(Franz Kafka)
Invecchiare è un processo
assolutamente fisiologico e normale che non riguarda soltanto l'essere umano,
ma tutti gli esseri viventi. Con il passare del tempo, infatti, il corpo delle
persone subisce alcune modifiche: diventa più lento, più stanco, più goffo,
compaiono alcune malattie... Alcune più serie ed altre più leggere e
transitorie.
Anche la mente cambia:
il pensiero è meno rapido e brillante, si tende a guardare più spesso al
passato piuttosto che al futuro, compaiono talvolta alcuni problemi di memoria,
di calcolo e di concentrazione, talvolta persino depressione e scarso interesse
per la vita. Perfortuna non per tutti però la vecchiaia è sinonimo di
decadimento: per qualcuno essa infatti è semplicemente una nuova fase della
propria vita, e come tale ricca di possibilità.
Le varie fasi della vecchiaia:
Comunemente si usa
individuare principalmente tre fasce d'età per definire la vecchaia.
Vediamole insieme:
–
Età di
mezzo o presenile: dai 45 ai
65 anni d'età. Gli eventi biologici caratteristici di questa fase sono
l'avvento della menopausa per la donna e l'andropausa (non sempre) per l'uomo.
Molti uomini lavorano ancora e sono ancora attivi sotto molteplici punti di
vista in questa fase della vita.
–
Senescenza
graduale: dai 65 ai 75 anni
d'età.
–
Senescenza
conclamata: dai 75 ai 90 anni
d'età. In questa fase la vecchiaia è un processo già avviato e evidente nel
progressivo decadimento fisico.
L'Italia che invecchia: alcuni dati statistici
Attualmente nel nostro
Paese il numero di anziani è molto elevato: si calcola che la popolazione di età compresa tra i 65
ed i 78 anni sia ben 8 volte maggiore di quella del secolo scorso!
Inoltre, gli anziani
che superano gli 85 anni d'età sono aumentati addirittura di 24 volte.
Tutto questo significa
che la vita media di un italiano si è allungata di parecchi anni e che la
sopravvivenza fino a tarda età è assicurata alla maggioranza delle persone.
Tutto ciò è stato possibile soprattutto grazie ai progressi medico-scientifici
(oramai sono curabili gran parte della malattie) e al miglioramento
socio-economico: le persone si nutrono meglio, hanno uno stile di vita più
sano e possono curare e prevenire molte
patologie un tempo letali.
Anziani di ieri ed anziani di oggi: quale differenza?
Ma quali differenze ci
sono tra gli anziani del secolo scorso e gli anziani di oggi? La risposta sta
soprattutto nella diversità della qualità della vita.
Oggi è infatti
possibile invecchiare bene, cioè in modo attivo ed in buona salute: questo
rende la vecchiaia un processo assai più lento, graduale e meno traumatico che
in passato. Non è raro che una persona con più di 70 anni pratichi dello sport,
abbia attività anche lavorative, viaggi, esca e frequenti altre persone.
Tuttavia, anche se la
qualità di vita è molto migliorata, non per tutti è così facile rassegnarsi al
processo naturale dell'invecchiamento. La società sembra non accettare
soprattutto il decadimento del corpo: mai come in questi ultimi anni si sono
fatte così insistenti le pubblicità dei cosmetici antirughe e persino degli
integratori di vitamine per rallentare o bloccare l'invecchiamento.
Potremmo dire che la
vecchiaia e la morte rappresentano dei veri e propri tabù per molte
persone, che quindi non accettano di vedere i segni del tempo sul viso e mal
tollerano di non poter più fare le stesse cose che facevano prima.
Ma quando si comincia davvero a sentirsi
vecchi?
Ogni persona ha una
propria storia, personale ed irripetibile, e vive ogni fase della sua vita in
modo differente dagli altri, perciò è assai difficile stabilire un'età che
possa essere considerabile per tutti l'inizio ufficiale della vecchiaia,
o senescenza.
Tuttavia, esistono due
eventi nella vita degli uomini e delle donne che spesso vengono riconosciuti
come l'inizio di questa fase della vita.
Si tratta della menopausa
per le donne, e dell'età del pensionamento per gli uomini. Menopausa e
pensionamento infatti sanciscono la fine definitiva di due attività
estremamente importanti: la capacità di procreare dei figli e la capacità di
impegnarsi in un'attività lavorativa.
Poichè rispettivamente
donne e uomini tendono ad indentificarsi completamente con queste capacità, è
chiaro che il sopraggiungere di questi momenti può causare disorientamento ed
incertezza, e talvolta persino vere e proprie crisi esistenziali.
Le donne che hanno
sempre vissuto sentendosi prima di tutto madri e mogli, si ritrovano a fare i
conti con un corpo incapace di ospitare e creare la vita: molte di loro
avvertono un improvviso e doloroso senso di inutilità della vita, si sentono
vecchie e osservano il loro corpo cambiare con preoccupazione e anch con
disperazione. Si sentono gonfie, brutte e poco desiderabili. E' spesso questa
sensazione così sgradevole , unita ai cambiamenti ormonali, a causare un
allontanamento dalla sessualità di coppia.
Gli uomini, invece, si
sono sempre sentiti prima di tutto lavoratori e responsabili del sostentamento
economico della loro famiglia si ritrovano lunghe giornate vuote, difficili da
riempire.
La vecchiaia dunque è
un fase assai delicata della propria vita, in cui riscoprire un valore diverso
di sè come persona, al di là del proprio ruolo genitoriale o della propria
capacità lavorativa ed economica.
L'invecchiamento psichico
La Psicologia dell'anziano è una branca della psicologia in costante
crescita che si occupa della valutazione e della cura dell'anziano, inteso in
modo globale, cioè come persona.
Spesso durante la vecchiaia, accanto al decadimento fisico, si assiste
ad un processo peggiorativo della qualità di vita percepita: le persone si
sentono cioè, indipendentemente da ciò che davvero possono fare o fanno,
deboli, inutili, fragili, dipendenti dagli altri e tristi.
Questa percezione non riguarda naturalmente tutti gli individui,
perfortuna! La sua presenza, assenza o la sua intensità cambiano molto da persona
a persona, e ciò dipende soprattutto dal proprio percorso di vita.
Paradossalmente si potrebbe dire che a essere dei vecchi felici si
impara... da giovani!
Maggiore infatti è stata la soddisfazione rispetto alla propria vita,
più obbiettivi si sono raggiunti (lavorativi o affettivi) e maggiore sarà la
serenità con cui si affronterà la vecchiaia, in cui si raccoglieranno i frutti
di tanti anni d'impegno.
Al contrario, una vita segnata da sempre da solitudine, traumi
affettivi, mancanza di prospettive e di soddisfazione potrebbe aprire più
facilmente l'accesso a sentimenti negativi e depressivi.
Una delle considerazioni che fanno più spesso le persone anziane
riguarda la loro apparente incapacità di creare e di imparare cose nuove.
Purtroppo è vero che in parte le capacità del cervello diminuiscono con
l'avanzare dell'età, ma è anche vero che con un po' di allenamento e volontà
anche le persone anziane possono rimanere assolutamente sveglie, attive e
creative!
L'importanza di una vita attiva sotto tutti i punti di
vista
Quello che può davvero fare la differenza rispetto al modo in cui si
vive la vecchiaia è la capacità di rimaneder sempre interessati dalla vita e
sedotti dalle possibilità di fare nuove ed appaganti esperienze.
L'essere umano, infatti, è predisposto sino alla fine per imparare ed
essere attivo! Va considerato, dunque, proprio lo stile di vita: dovrebbe
essere il più attivo possibile, sia dal punto di vista fisico (cioè sport) sia
dal punto di vista mentale.
E se credete che sia assolutamente impossibile rimanere creativi oltre
gli anta, eccovi alcuni dati che potrebbero spingervi a riflettere: Kant scrive le sue opere piuttosto tardi, a
partire dal sessantesimo anno di vita. Sofocle scrive le tragedie Edipo re a 75 anni e Edipo colono a 89. Goethe elabora l’ultima versione del Faust a 80 anni compiuti!
Tempo di bilanci: cosa fare
quando i conti non tornano?
La vecchiaia è senz'altro un momento delicato
perchè spesso cosrtinge le persone a fare dei bilanci rispetto alle proprie
vite ed alle proprie aspirazioni giovanili. Talvolta i sogni si sono avverati,
ma molto spesso ciò non si è verificato. Rendersi conto che non è più possibile
rimediare a certi errori o recuperare certe opportunità oramai lontane può
generare frustazione e disperazione.
Non è affatto facile superare questi momenti,
ma un modo per alleviare queste sofferenze è pensare in positivo alle risorse
che si hanno ancora o che si sono maturate, piuttosto che a quelle che si sono
perdute per sempre. Per esempio, la vecchiaia rende saggi, prudenti e capaci di
accontentarsi di poco: perchè allora non investire un poco di tempo (anche di
quello ce n'è sempre molto!) per fare qualcosa di buono per gli altri, magari
proprio per le persone meno fortunate? Il volontariato è una magnifica
possibilità per tutti coloro che sanno mettere a frutto le proprie buone
risorse personali, e sentirsi utile agli altri ci aiuta a sentirci meglio. Se i
conti non tornano, insomma... Provate una nuova forma di operazione matematica:
aggiungete la volontà di cambiare qualcosa alle vostre vite.
Ecco quindi alcuni utili consigli
per vivere una vecchiaia serena ed appagante:
1)
Fare regolare attività fisica, meglio se all'aria aperta e alimentarsi bene. Se avete dei problemi
di salute o di peso, chiedete sempre consiglio al vostro medico. Se non l’avete
già fatto, smettete di fumare. Ne trarrete giovamento sia dal punto di vista
della salute che del vostro aspetto!
2)
Dedicatevi alle attività culturali o
artistiche che vi piacciono di più, magari con alcuni amici. Potrebbe esere
divertente scoprire velleità artistiche in tarda età e poi... Nessuno potrà
giudicarvi in modo negativo se non raggiungerete risultati eclatanti!
3)
Riscoprire il piacere di un'affettività di
coppia fatta di tenerezze, di carezze ed intimità: anche se l'età avanza,
le coccole fanno sempre bene, a voi ed alla vostra compagna. In questo senso,
se siete uomini è consigliabile riscoprire il piacere di corteggiare vostra
moglie... Spesso le donne dopo la menopausa si sentono poco avvenenti. Dimostratele
che si sbaglia dicendole che è bella e regalandole qualche attenzione in più!
4)
Curate la vostra salute con attenzione, chiedendo aiuto al vostro medico
o al Vostro farmacista di fiducia, senza vergogna: la salute è un vostro
diritto e anche una condizione fondamentale se volete invecchaire bene
5)
Fate progetti! Non occorre che siano progetti
grandi: anche un viaggio in comitiva o una gita fuori porta o un nuovo hobby.
L'importante è che non vi focalizziate solo sui "non posso più"...
Potete fare ancora molto, invece!
6)
Fate i nonni!! fare il nonno oppure la nonna è
meraviglioso perchè vi permette di sentirvi ancora attivi e indispensabili alla
famiglia senza il pesante fardello della resposabilità... I nonni possono
viziare un poco i nipotini!
7)
Fate un'attività con il vostro compagno o la
vostra compagna, per esempio ballare: farà bene al vostro corpo e alla vostra
anima!
Non da soli!! L'importanza del
chiedere aiuto
E' importante ricordare che se non si riesce
a vivere una vecchiaia serena in nessun modo e se la tristezza arriva al punto
di rendere vuote e grigie le proprie giornate, non bisogna rassegnarsi nè
fuggire da se stessi, ma prendere il coraggio tra le mani e provare a chiedere
aiuto ai propri cari, e soprattutto a professionisti qualificati, come Medici,
Psicologi/Psicoterapeuti e Psichiatri.
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