martedì 15 aprile 2014


LA CONFLITTUALITA’ NELLA COPPIA

 

Lo scopo di una discussione o di un dibattito non deve essere la vittoria, ma il miglioramento”

(Joseph Joubert, Pensieri, 1838)

 

     “L’amore non è bello se non è litigarello” recita l’antico adagio. Ma è proprio così? Generalmente i primi tempi di una nuova relazione sono molto felici e calmi perchè i membri della coppia tendono a sopravvalutare gli aspetti positivi dell’altro/a, e a sminuire tutte le occasioni di scontro o di incomprensione. Tuttavia, col trascorrere delle settimane e dei mesi, svanita l’atmosfera magica generata dalla condizione dell’innamoramento, compaiono i primi dissapori che talvolta purtroppo sfociano in liti accese e persino in rotture. 

      Eppure, il momento del litigio rappresenta un’opportunità preziosa per migliorare la relazione perchè offre spazio al confronto, al chiarimento, alla reciproca conoscenza.

 

      Come “litigare bene”, dunque, per creare vicinanza e per crescere insieme in una relazione?

Vediamo insieme alcune regole che possono rivelarsi molto utili....

 

1)  Accettate la vostra rabbia: questo consiglio è rivolto prevalentemente alle donne, cui da sempre viene insegnato che la rabbia è un sentimento brutto, gretto, meschino e addirittura  affine alla violenza. In realtà, la rabbia non è nulla di tutto ciò: si tratta di un semplice sentimento naturale, sano e fisiologico, il cui valore cambia semplicemente a seconda dell’uso che noi decidiamo di farne! Spesso le donne coprono la rabbia con un’aggressività passiva: si chiudono, mettono il muso,  non accettano il dialogo, quasi come a sfidare il proprio compagno a capire le ragioni del malumore. Generalmemte questo atteggiamento non porta a nulla, se non ad irritare il partner e ad allontanarlo ancor di più... Se si è arrabbiati, quindi, accettarlo e parlarne in modo aperto.

 2) Criticate sempre e solo l’atto o il gesto che vi ha fatto arrabbiare, ma mai la persona che lo ha compiuto. E’ il gesto che ha fatto che ci fa sentire arrabbiati, non compresi, non accettati... Non la persona. Per sottolineare questo aspetto, aprite i vostri sentimenti: “La frase che tu hai ieri detto ieri sera mi ha fatta sentire poco importante per te” suona infatti molto meno accusatoria e denigratoria di:”Hai un pessimo modo di esprimerti, mi umili”.

3) Fate domande aperte, cioè domande che richiedano una spiegazione ampia del punto di vista altrui. (“Cosa ne pensi di questa situazione?” , “Mi piacerebbe capire che cosa conti di fare tu e come ti senti adesso”)

4)  Non rivangate mai il passato: cercate di restare ben aderenti al piano del presente, evitando inutili rimandi che farebbero sentire l’altro accusato  che riaccenderebero antichi dissapori. Anche se similie ad altre crcostanze, quella attuale è una nuova situazione e come tale va affrontata.

5) Non chiudete mai la discussione prima che il punto di scontro abbia trovato un qualche tipo di chiarimento (“Basta, finiamola qui, tanto parlare non serve a nulla” o, peggio: ”non ti ascolto nemmeno più, tanto è inutile”): mai lasciare la stanza se non si è arrivati in fondo alla questione, lasciando spazio ai malumori e ai cattivi pensieri solitari!!

6) Non affrontate mai discussioni davanti a terzi, siano essi i figli o gli amici: rischiereste di mettere le persone in imbarazzo e di spingerle anche indirettamente ad assumere una posizione .

7) Tra le funzioni della coppia vi è certamente il supporto reciproco, ma attenzione: la vita di coppia  non è una “pattumiera” dove gettare rabbia, insoddisfazione e rancore  personali!!

8) Non andate mai a dormire arrabbiati: le preoccupazioni ed i disagi vi inseguiranno fin sotto alle coperte e il mattino dopo sarete stanchi e di malumore!

9) Cominciate una discussione partendo sempre da un punto o da un concetto sul quale siete certi di essere d'accordo con il partner: questo non solo vi spingerà a fare un costruttivo sforzo per ritrovare sempre una linea d'intesa con l'altro, ma lo renderà anche più disponibile al dialogo (“So bene che noi due abbiamo molto a cuore la sincerità, e per questa ragione so che tu apprezzerai la mia onestà se ti dico che le cose tra di noi non vanno bene.”)

10) Scegliete il momento giusto per dire le cose: evitate di farlo in sistuazion positive o rovinerete l'atmosfera e guasterete l'umore vostro e del partner! Evitate dunque di parlare durante un gioco, un'uscita romantica, una bella cena, una gita o in un momento di tenerezza.

11) Se sentite profondamente dentro di voi che le incompatibilità sono troppe o che la relazione non sta andando dove desiderate, valutate anche la possibilità di chiedere aiuto ad un professionista esperto, come uno Psicologo o un Mediatore Familiare.

 

 

MINI-TEST:

Qual è il tuo stile relazionale quando litighi?

Scoprilo qui!

 

1) Litighi spesso? Per quali ragioni?

Mai o quasi, e solo per cose importanti

Spesso, anche per cose quotidiane ( almeno un paio di volte a settimana)

Sì, con grande frequenza (anche tutti i giorni) e per tutto

 

2) Cosa fai quando litighi?

Anche se urlando, spiego le mie ragioni all’altro

Mi chiudo a riccio, vado via, non parlo

Alzo la voce, colpisco oggetti e talvolta anche il mio partner fisicamente o verbalmente

 

3) Dopo aver litigato, come ti senti?

Ancora alterato, ma con le idee più chiare

Ferito, più lontano dal partner

Pieno di rancore

SOLUZIONI:

 
Profilo riposta A: Sei una persona tendenzialmente pacifica, credi nel dialogo costruttivo. Attento a non reprimere troppo la tua rabbia per quieto vivere!

 

Profilo risposta B: tendi a evitare lo scontro e sei introverso. Per te litigio significa dolore

o rottura.

 

Profilo risposta C: la tua rabbia è esplosiva e tende a inibire la tua crescita nelle relazioni.

 

Nessun commento:

Posta un commento